18 - MIO SIGNORE, MIO RE, MIO PASTORE… (In un giorno di solitudine)



Mio Signore, mio Re, mio Pastore,
Compagno della mia vita,
mi è caro seguirTi con la gioia nel cuore.
Come è facile amarTi nella gioia!
Ma Tu vuoi che io scenda dal Tabor,
salga il monte della passione,
della sofferenza, della testimonianza,
e dia la vita, "fino alla fine"!
In tutto Tu vuoi che io sia simile a Te.

Come è difficile, Signore,
superare l'arsura e l’aridità del deserto!
Ma è lì che Ti voglio amare,
o mio adorato Gesù,
ed essere gioiosa, fiduciosa,
sicura che Tu sei con me.
Non devo temere alcun male,
non morirò di sete,
Tu mi disseterai con l'acqua viva!

Perché io partecipi al banchetto delle nozze eterne,
vuoi che io beva il calice amaro!
E io bevo di Te, del tuo amore.!
Donami, o Gesù, di avere sempre sete e fame di Te.

Tu dicesti: «Venite a me, voi che siete stanchi ed affaticati,
venite a me ed io vi ristorerò».
Si, Signore, sempre verrò a Te,
verrò a rifugiarmi tra le tue braccia,
poggerò il mio capo sul tuo petto,
per ascoltare i battiti del cuore
e far battere il mio cuore all'unisono con il tuo.

Grazie, Signore,
grazie, per tutto ciò che mi fai gustare nella fede.
Voglio rimanere sempre con Te!
Davvero "Vale più un giorno nei tuoi atri che mille altrove"!
Voglio abitare nella tua casa
tutti i giorni della mia vita,
per essere un giorno, quando Tu vorrai,
trasportata dal tuo amore infinito
verso il tuo cielo che mai occhio vide,
né orecchio udì e alcuno poté raccontare.
Alleluia! Lode a Te.


(PENSIERI SCRITTI IN UN GIORNO DI SOLITUDINE 13 MAGGIO 1995)